Clark Ashton Smith è stato uno scrittore statunitense; in gioventù, compose principalmente poesie in metrica tradizionale e tentò invano di inserirsi nel circolo artistico composto da George Sterling, Joaquin Miller e Nora May French, dopodiché scelse di comporre racconti fantastici per venderli alle riviste di narrativa, divenendo uno degli autori di punta (e forse il più controverso) del periodico Weird Tales; dopo la morte dell'amico e collega H.P. Lovecraft, abbandonò la scrittura e divenne principalmente scultore.
Entro il fantastico statunitense degli anni Trenta, la narrativa Smith spicca per l'estrema raffinatezza del lessico e del ritmo prosodico, per il gusto decadente del macabro e dell'erotico (di fatto in continuità con Edgar Allan Poe) e per un umorismo nero sardonico e nichilista. L'autore stesso ha descritto in questi termini la sua prosa:
My own conscious ideal has been to delude the reader into accepting an impossibility, or series of impossibilities, by means of a sort of verbal black magic, in the achievement of which I make use of prose-rhythm, metaphor, simile, tone-color, counter-point, and other stylistic resources, like a sort of incantation.